Studio Tecnico Fanchin, Riqualificazione dell'Azienda Eurocoltellerie, Novate Milanese, Milano
Un progetto di riqualificazione aziendale ambizioso e rivoluzionario
Un progetto di riqualificazione aziendale ambizioso e rivoluzionario
Dati del progetto
Località: Novate Milanese (MI)
Destinazione d'uso: Industriale
Committente: Eurocoltellerie
Tipologia: Riqualificazione
Il progetto
L’azienda Eurocoltellerie ha deciso di robotizzare completamente la propria produzione rivoluzionando il mestiere dell’arrotino coltellinaio, mettendo a disposizione attività di vendita, noleggio, ritiro, lavaggio, affilamento, e restituendo alla GDO qualsiasi componente del reparto macelleria e salumeria.
A supporto di questa innovazione interna, l’azienda ha deciso di intraprendere anche un percorso di rigenerazione edificio-impianto con l’obiettivo di ridurre il fabbisogno energetico e migliorare l’efficienza.
Questo percorso è stato suddiviso in differenti fasi:
Fase 1: riduzione delle dispersioni termiche;
Fase 2: riduzione dei consumi energetici elettrici con il relamping e l’installazione di 80 kW di fotovoltaico con Certificati Bianchi;
Fase 3: sostituzione della vecchia cabina di media pressione gas con una nuova, eliminazione del generatore di vapore a bassa pressione (350 kW) e di 3 resistenze elettriche da 30 kW ciascuna e la sostituzione con scambiatori alimentati dall’acqua recuperata dal cogeneratore (182 kWt e 115 kWe).
Il progetto di riqualificazione ha previsto anche la sostituzione del vecchio generatore (511 kW) con un altro a condensazione (450 kW) e la sostituzione di tutte le elettropompe con altre elettroniche ad inverter. Infine, è stato adottato un nuovo sistema di termoregolazione e di contabilizzazione del calore puntuale centralizzato teso anche all’ottenimento dell’implementazione dei Certificati Bianchi.
Il progetto è stato completato con la messa a norma riguardo la prevenzione incendi delle attività soggette presenti nel complesso.
La struttura del capannone risale agli anni ‘60 e comprende una volumetria lorda riscaldata di 19.485,39 m³. La potenza termica nominale degli impianti esistenti era di 861.000 W, mentre con il nuovo progetto di riqualificazione è di 632.000 W (- 27%).
Guarda l'intervista all'ingegnere Stefano Fanchin, realizzata da Giorgio Tartaro presso il Museo Nicolis di Verona, in occasione del Convegno Progettisti 2020.
Il commento della giuria
"Più che di un progetto “edificio/impianto”, qui si tratta di un vero processo continuo verso l’efficienza. Il raggiungimento di un efficientamento energetico reale e duraturo avviene attraverso un processo continuo, fatto di interventi, analisi dei risultati e miglioramenti.
Non a caso il pilastro della ISO 50001 (sistemi di gestione dell’energia) è il ciclo di Deming (PLAN-DOCHECK-ACT). Appare evidente come da un lato si sia lavorato sulla limatura dei consumi (e del risparmio di energia primaria, vedasi l’eliminazione delle resistenze (elettriche), dall’altro per il raggiungimento di una strategia di approvvigionamento efficiente anche attraverso l’autoproduzione (PV e cogenerazione) - interventi eseguiti in più step. Sicuramente un esempio virtuoso di come bisogna operare."
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L'impianto nel dettaglio
Nello specifico del progetto di riqualificazione dell’azienda Eurocoltellerie, durante la Fase 3, dopo aver ridotto le dispersioni, effettuato il relamping e installato l’impianto fotovoltaico, sono stati installati un cogeneratore Vitobloc 200 EM-140/207 e un gruppo termico a condensazione Vitomodul 200-W composto da tre caldaie Vitodens in cascata da 150 kW ciascuna, modificando adeguatamente i sistemi industriali esistenti di lavaggio lame.
In particolare, si è intervenuto in pre-intervento in centrale termica con una caldaia tradizionale per il riscaldamento del sito e un generatore di vapore a bassa pressione da 350 kW che alimentava le batterie a vapore del tunnel di lavaggio coltelli in uscita e tre resistenze elettriche da 30 kW che scaldavano a 70°C e mantenevano in temperatura per il ciclo di lavaggio di tre vasche di acqua da 1 m3 e soda caustica per sgrassatura e lavaggio coltelli in ingresso (quattro cicli al giorno).
Nel post-intervento invece si è scelto di installare un gruppo termico a condensazione Vitomodul e un cogeneratore che alimentano i puffer di accumulo termico, modificando entrambi i sistemi di lavaggio con installazione di adeguati scambiatori di calore alimentati sul primario dall’acqua calda di raffreddamento del cogeneratore, modificando i sistemi di carico delle vasche per poterli riempire con acqua calda sanitaria già calda.
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